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HIV, AIDS: sottoporsi a visite regolari da un ginecologo

Approfondimenti

HIV e AIDS, Quale è il miglior metodo di contraccezione in questo caso?

Si raccomanda l’uso del preservativo maschile.

Il preservativo femminile è altrettanto efficace. Quest’ultimo si introduce all’interno della vagina e può essere inserito anche diverse ore prima del rapporto sessuale. Il ginecologo insegnerà come posizionarlo correttamente. Si tratta di un prodotto monouso e non va mai riutilizzato.

Questi due tipi di preservativi associano contraccezione e protezione del partner. È necessario inoltre un mezzo di contraccezione aggiuntivo, in modo da proteggersi nel caso di rottura del preservativo maschile o di posizionamento scorretto di quello femminile. Chiedere consiglio al proprio ginecologo per il metodo di contraccezione più adatto.

Attenzione! Nessuno di questi metodi – pillola o spirale – sostituisce il preservativo. Si tratta esclusivamente di una protezione supplementare.

La pillola: alcune pillole non possono essere associate alle terapie in corso per possibili interazioni. Inoltre, il possibile eccesso di colesterolo o di grassi nel sangue provocati dalla terapia potrebbero rappresentare una controindicazione all’assunzione della pillola.

La spirale: un’infezione alle alte vie urinarie potrebbe impedirne l’utilizzo. La pillola del giorno dopo: potrebbe rendersi necessaria in caso di rottura del preservativo o di rapporto non protetto.

Quante volte all’anno devo sottopormi ad un controllo ginecologico?

Almeno una volta all’anno: Il ginecologo procederà ad un prelievo citologico per controllare la presenza di papilloma virus (HPV), presente nel caso di comparsa di cancro invasivo del collo dell’utero. Nel corso della visita, verifichera inoltre l’eventuale presenza di altre infezioni ginecologiche, come candidosi (funghi) o herpes genitale, ai quali la paziente potrebbe essere stata esposta.

A quale tipo di esame mi devo sottoporre?

In seguito alla diagnosi di sieropositività, si procederà ad un esame completo. Lo striscio consiste semplicemente nel passare una piccola spatola, una sorta di bastoncino con tampone in fondo, sul collo dell’utero. Il prelievo dovrà essere effettuato in assenza di mestruazioni, di infezioni e ad almeno 48 ore di distanza dall’ultimo rapporto sessuale. Permette di prelevare cellule che saranno poi indirizzate al laboratorio. Si tratta di un prelievo citologico. L’esame è completamente indolore. L’inserimento dello speculo potrebbe risultare fastidioso se non si è completamente rilassate.

In caso di lesioni visibili o risultati anomali dello striscio citologico, potrà essere necessario un esame complementare.

Potrebbe trattarsi di:

una colposcopia: il collo dell’utero viene esaminato con un microscopio previa applicazione di un colorante che permette di individuare eventuali anomalie con precisione; una biopsia: una parte di tessuto viene prelevata dal collo dell’utero nel corso della colposcopia ed inviata al laboratorio per le analisi. un nuovo striscio, da effettuare nei 3/6 mesi seguenti.

Il ginecologo esaminerà, una volta all’anno, l’ano ed il retto, oppure invierà la paziente ad uno specialista per questo esame: il proctologo. Anche in questo caso, si tratta di monitorare la presenza di papilloma virus (HPV), mediante striscio e biopsia nel caso di risultati sospetti.

Vorrei avere un bambino o aspetto un bambino, cosa fare?

È necessario rivolgersi al proprio ginecologo, al medico curante o al team che vi segue presso l’ospedale di riferimento. È essenziale parlarne perché è necessario seguire un protocollo specifico per proteggere il partner, voi stesse ed il bambino.

Quando devo sottopormi alla mammografia?

I controlli mammografici ed il rilevamento di anomalie devono essere sistematici a partire dai 50 anni per tutte le donne.

Sono in menopausa, che farmaco posso assumere?

Le indicazioni sono le stesse per tutte le donne, in particolare per quanto riguarda la prevenzione dell’osteoporosi. La via percutanea sarà preferibile per evitare il passaggio del trattamento post-menopausa nel fegato.

E la mia sessualità, il mio benessere, la mia libido?

Evitare di lasciare domande senza risposta, discuterne con il team medico, con il proprio ginecologo. È anche possibile richiedere un consulto con psicologi o sessuologi. Se i cambiamenti fisici non fossero più tollerabili – svuotamento di glutei o cosce, seni che aumentano di volume – fatevi consigliare. La terapia potrà essere modificata, sarà possibile seguire un regime alimentare diverso oppure rivolgersi ad un dermatologo.

Redazione a cura di “Malice & Co. (Francia). Revisione a cura del Dott. Fabio Pilato

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